Valle del Metauro

Fano

La città di Fano si trova lungo la costa adriatica, a nord-ovest della foce del Metauro, uno dei maggiori corsi fluviali delle Marche. Il centro moderno, in continuità di vita sin dall’età romana, sorge su un terrazzo alluvionale del Quaternario che si sviluppa a circa 14 m s.l.m., sul lato destro di un altro corso d’acqua, di minore portata, il torrente Arzilla. Tale dislivello garantiva al centro l’opportuna protezione dalle esondazioni fluviali e dalle mareggiate. Il territorio fanese, frequentato fin dall’età preistorica, vide lo sviluppo della Civiltà Picena durante l’Età del Ferro. Numerosi, infatti, sono i corredi funerari restituiti da sepolture singole e da necropoli rinvenute a Monte Giove e a San Costanzo. Nel IV a.C. il Piceno settentrionale subì l’invasione dei Galli Senoni, poi sconfitti dai romani nella famosa Battaglia delle Nazioni nel 295 a.C. Le prime tracce di un’effettiva romanizzazione del territorio fanese risalgono al III a.C. e al II a.C. quando, verosimilmente, esisteva un conciliabulum, costituitosi spontaneamente dall’aggregazione attorno al Fanum Fortunae, Santuario della Fortuna, dei coloni arrivati in questi territori a seguito della Lex Flaminia del 232 a.C. Nel I a.C. Fanum Fortunae acquisì il ruolo di Municipium: in questo periodo la città doveva essere ben sviluppata e dotata di mura difensive. Con Augusto, tra il 31 e il 27 a.C., fu dedotta la Colonia Iulia Fanestris. In questo momento la città venne praticamente ricostruita e assunse la fisionomia tipica dei centri augustei caratterizzati da cortina muraria in cui si aprivano le porte, di cui alcune monumentali, con isolati inseriti entro un reticolo di assi ortogonali, con i più importanti edifici pubblici organizzati attorno alla piazza centrale e gli edifici da spettacolo posti nelle aree marginali. Gli altri edifici pubblici furono distrutti dagli incendi e dalle devastazioni per mano dei Goti di Vitige nel VI d.C. Ricostruita dai Bizantini, la città divenne uno dei centri della Pentapoli Marittima con Ancona, Senigallia, Pesaro e Rimini.

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Porti e approdi nelle Marche antiche

Da Pesaro a San Benedetto del Tronto, lungo la costa Adriatica, alla scoperta dei principali porti e approdi frequentati dall’età del bronzo a oggi. Alla foce di fiumi e torrenti, entro piccole baie, promontori e grandi insenature, si svilupparono nell’antichità porti, porti canale, empori o semplici approdi. Questi scali furono il fulcro di una fitta rete di commerci marittimi che hanno dato vita a un intenso dialogo tra oriente e occidente, testimoniato dai ritrovamenti di reperti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

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Fano

Indirizzo Via San Francesco d'Assisi 76 Fano
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