Valle del Tenna

Fermo

Il sito su cui sorge la città di Fermo fu densamente popolato sino dall’età del Bronzo. A partire dagli inizi del 1900, gli scavi hanno documentato varie fasi di occupazione della collina su cui oggi è localizzata la città, punto strategico per il controllo delle vallate del Tenna e dell’Aso e della viabilità costiera. I ritrovamenti provenienti dalle necropoli rinvenute nel territorio circostante la città, nelle contrade Misericordia, Solfonara e Mossa hanno contribuito a delineare la singolarità di Fermo all’interno del contesto archeologico marchigiano. Nelle necropoli, oltre alle tombe ad inumazione tipiche della cultura picena, erano presenti gruppi di sepolture ad incinerazione, in cui le ceneri erano conservate all’interno di vasi biconici. Questo tipo di sepoltura, che trova confronti in Etruria, in Emilia Romagna e in Campania è tipica della cultura Villanoviana, che viene considerata come la fase più antica di quella Etrusca. Le sepolture ad incinerazione sembrano sparire a partire dal VII sec. a.C., al contrario di quelle picene che continuano almeno sino al VI secolo, periodo in seguito al quale è ipotizzabile che iniziarono ad attestarsi nella zona del colle Sabulo. I reperti recuperati nelle necropoli fermane sono attualmente esposti nella mostra archeologica del Palazzo dei Priori di Fermo, al Museo Archeologico Nazionale della Marche di Ancona e al Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno. A partire dal 264 a.C., nella stessa zona occupata dall’abitato Piceno, venne impiantata la colonia romana di Firmum. La città era considerata di fondamentale importanza strategica da Roma per il controllo del Picenum e nel 90 a.C. divenne municipio. All’età Augustea risalgono le testimonianze ancora visibili relative alla città romana; si tratta delle grandi cisterne dette anche piscinae epuiratorie, opera idraulica di circa 2200 mq, costituita da trenta sale originariamente poste al di sotto del foro della città. Le cisterne avevano la funzione di provvedere all’approvvigionamento idrico della città e del suo porto Castellum Firmanorum. Perfettamente conservate, rappresentano un monumento unico per le Marche e sono attualmente visitabili. Oltre alle grandi cisterne, sempre all’epoca imperiale, appartengono le cosiddette piccole cisterne, collocate nei pressi di Piazza del Popolo, di dimensioni minori rispetto alle prime e non visitabili. Altro monumento relativo all’impianto romano è il teatro, addossato alla pendice settentrionale del colle Sabulo. Del Teatro, anch’esso databile all’età augustea, sono visibili solo alcune strutture inglobate in edifici successivi e il corridoio anulare esterno al teatro, corrispondente all’attuale via del teatro antico. All’epoca tardo antica appartiene invece la basilica paleocristiana i cui resti sono in parte visibili all’interno della cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo, edificata nel VI sec. su precedenti strutture probabilmente appartenenti a un tempio. Al centro delle vicende della guerra Greco - Gotica, Firmum fu presa dai Goti e successivamente all’invasione longobarda entrò a far parte del ducato di Spoleto.

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Fermo

Indirizzo Via degli Aceti 1 Fermo
Telefono (+39) 0734 217140
Orario Apertura dal martedì al venerdì: 11.00 - 11.30, 12.00 - 12.30, 16:00 - 16:30 e 17:30 - 18:00. Sabato e domenica: 11.00 - 12.00, 16.00 - 16:30, 18:00 - 18:30.
Tempo Visita 1 h
Costo Ingresso 8€ intero. 6€ ridotto per visitatori tra 14 e 25 anni, gruppi maggiori di 15 persone, soci Fai, Touring club e Italia Nostra (anche per visita guidata al Teatro dell'Aquila, passeggiata centro storico e meteorite caduto a Fermo). Gratuito disabili, bambini sino a 13 anni, soci Icom, giornalisti
Prenotazione Obbligatoria no
Viabilità Salaria Picena
Bookshop si presso il punto di partenza sito in Palazzo dei Priori
Visita Guidata Gratuita si
Visita Guidata no
Parcheggio no
Accessibilità Disabili si
Audioguida no
Sale Didattica si presso palazzo dei Priori
Sala Conferenze si
Lingua Inglese si, e francese
Mezzi Pubblici si
Servizi alle Famiglie no
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