Area archeologica La Fenice

Senigallia

L’area archeologica “La Fenice”, si sviluppa al di sotto dell’omonimo teatro cittadino e conserva al suo interno un intero isolato romano. Scendendo nell’area si rivive l’esperienza di uno spaccato di vita quotidiana romana: è infatti visibile l’incrocio di due grandi assi viari (un cardo e un documano) lastricati con grandi basoli di pietra bianca su cui sono ancora visibili i solchi lasciati dal continuo passare dei carri. Nel punto di incrocio delle due strade, si può vedere una fontana pubblica, una vasca quadrangolare pavimentata in blocchetti di cotto e alimentata da tubature in piombo. Tre sono le domus documentate, di cui però solo una interamente visibile. Si tratta dell’abitazione collocata nell'area sud-est: questa è una tipica casa ad atrio, dove si collocano in successione una taberna, tre cubicula, un’ala e un’ulteriore stanza posta ad ovest del tablinum e forse un triclinium. Tali vani si aprono su di un atrio, i cui resti sono riconoscibili nei residui lacerti pavimentali in cementizio. Al centro dell’atrio si trova l’impluvium, una vasca utile alla raccolta delle acque piovane, pavimentato con laterizi disposti a spina di pesce. In età medievale tale zona è stata interessata dalla costruzione di una chiesa, oggi non più visibile, attorno alla quale si è poi sviluppata un’area sepolcrale, di cui sono ancora visibili alcuni inumati. All’interno dell’area, parallelamente alla musealizzazione dei resti archeologici, è stato allestito un percorso didattico supportato da pannelli esplicativi e da materiali archeologici provenienti dal territorio e dalla città di Senigallia.