Valle del Misa

Arcevia

Dal territorio di Arcevia, comune montano dell’alta valle del Misa, provengono numerose attestazioni archeologiche preistoriche e protostoriche rinvenute in quattro principali siti: Ponte Pietra, Conelle di Arcevia, Monte Croce Guardia e Montefortino di Arcevia. A Ponte Pietra sono state rinvenute buche di palo, focolari e migliaia di manufatti in selce. Questi elementi hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di abitati stagionali e di un deposito di lavorazione della selce, dove i cacciatori del Paleolitico tornavano a rifornirsi. A Conelle di Arcevia, nel 1879, fu rinvenuto un sito dell’età Eneolitica da cui provengono oggetti in pietra per l’uso domestico, per la guerra e per la caccia e oggetti in rame. In questa località gli scavi della metà del secolo scorso, hanno individuato un lungo fossato, attualmente visitabile, lungo 120 m e profondo 7 m, utile alla difesa dell’unico lato scoperto del pianoro frequentato, che negli altri lati era protetto naturalmente da corsi d’acqua. Dal suo interno provengono numerosi reperti archeologici che testimoniano le attività di caccia, agricoltura, tessitura e di lavorazione della selce, che venivano quotidianamente svolte nel sito. Accanto al materiale preistorico, a Monte Croce Guardia sono emersi importanti attestazioni di un abitato protovillanoviano composto da capanne a pianta ovale risalenti all’età del Bronzo finale. È un abitato d’altura, forse frequentato stagionalmente da pastori: qui sono stati rinvenuti numerosi vasi in ceramica, suppellettili in osso, bronzo e per l’uso domestico, come fuseruole, spatole e fibule. Infine a Montefortino d’Arcevia è stata individuata una necropoli gallica composta da 47 tombe di guerrieri, databili tra la metà del IV e il III a.C. Le sepolture hanno restituito preziosi corredi con corone d’oro, anelli, brecciali in oro, argento e pasta vitrea, utensili in bronzo, elmi, armi in ferro e oggetti per la cura del corpo, come strigili e specchi, oltre alla suppellettile ceramica. Sempre in questo sito è attestata l’esistenza di un’area santuariale presso una fonte, frequentata dal V a.C. fino all’età romana. La maggioranza dei reperti rinvenuti nel territorio arceviese è oggi esposta al Museo Archeologico Statale di Arcevia e al Museo Archeologico Nazionale delle Marche.

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Arcevia

Indirizzo Corso Mazzini 67 Arcevia
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